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lunedì 9 gennaio 2012

ARAGNO CALCIO BEFFATO A NAVELLI

Riparte il campionato di Terza Categoria dopo le feste natalizie e per l'Aragno c'è da affrontare l'Altopiano di Navelli in trasferta per concretizzare i progetti di risalita in classifica. Giornata soleggiata con leggero vento freddo. Gara giocata davanti a un discreto pubblico con nutrita e rumorosa presenza di tifosi biancorossi. Mister Barone schiera il 3-4-1-2 che ha dato i suoi buoni frutti nell'ultima partita del 2011. Partenza contratta dell'Aragno che nei primi minuti subisce l'iniziativa dell'undici di casa, senza comunque concedere occasioni limpide. Su uno dei vari traversoni dalle fasce del Navelli il portiere Mattuccilli esce in presa alta, ma subisce un colpo al costato che condizionerà tutta la sua gara. L'Aragno tenta di colpire in contropiede, ma quando pare essersi riuscito a scrollare di dosso l'apatia dei primi minuti ecco che al 15' si fa trovare impreparato su una ripartenza del Navelli, consentendo al n. 10 avversario di battere a rete con un tiro impeccabile di rara precisione e potenza che non lascia scampo a Mattuccilli. Il gol subito da' una vera e propria sferzata agli uomini di Barone, i quali da quel momento assumono le redini della gara. Al 20' una conclusione dalla distanza di Moreno Ippoliti impegna severamente il portiere del Navelli (che si rivelerà il migliore in campo al termine dei 90 minuti) ed è il preludio al gol che arriva al 25' con Esposito, abile a finalizzare, con una zampata di piatto destro a incrociare sul secondo palo, un delizioso servizio dello stesso Ippoliti. E' proprio costui a trascinare l'Aragno in questa fase della partita che vede i biancorossi creare svariate occasioni da gol. Al 34' il portiere del Navelli nega in uscita la gioia della doppietta a Esposito. Sugli sviluppi dell'azione Gregori reclama il rigore, ma l'arbitro fa cenno di proseguire. L'Aragno ci prova ancora con Carrozzi e infine a tempo quasi scaduto è Spagnoli ad avere sul piede la più ghiotta delle palle gol, ma la sua conclusione di piatto destro si perde di pochi centimetri al lato della porta avversaria. All'inizio della seconda frazione di gioco il Navelli sembra essere più intraprendente grazie alla mossa del tridente in attacco, ma è ancora l'Aragno a creare le occasioni più nette. Al 12' sugli sviluppi di un'azione rocambolesca la palla giunge a Moreno Ippoliti che dal limite dell'area calcia a botta sicura, ma la conclusione indirizzata verso il sette viene incredibilmente deviata da un balzo felino del portiere. Pochi minuti dopo l'estremo difensore del Navelli compie un altro autentico miracolo su un'incornata ravvicinata di Giordano Ippoliti. Al 20' il Navelli perde il temibile Giovanni Ippoliti, espulso per proteste. L'Aragno ha a quel punto la consapevolezza di poter davvero vincere la partita, ma come spesso accade nel calcio quando non si finalizzano le occasioni è facile che a far gol sia la squadra avversaria. E così accade al 25' quando sfruttando una distrazione dei biancorossi il n. 10 avversario addomestica un pallone sulla tre quarti e serve il laterale destro del Navelli che, di prima intenzione, rimette il pallone intelligentemente a centro area per l'attaccante Forcucci sul quale esce Mattuccilli, ma nel contrasto la palla carambola sul piede del difensore Rota per il più beffardo degli autogol. L'Aragno tenta di rimediare alla frittata gettandosi nuovamente in avanti, ma senza ormai le due punte Moreno Ippoliti e Esposito (usciti per infortunio) non riesce più a pungere come in precedenza e colleziona soltanto una serie infinita di calci d'angolo, calci di punizione e relative mischie senza fortuna. Su uno di questi calci piazzati il neo entrato Barone calcia stupendamente aggirando la barriera, ma è ancora il n. 1 avversario a deviare la conclusione in angolo. E' questa in pratica l'ultima vera occasione di una partita persa dall'Aragno in maniera bruciante. Troppe le occasioni gettate al vento dai biancorossi e troppa la loro presunzione nella fase di superiorità numerica. Onore al Navelli che ha saputo essere più squadra nel momento più difficile della partita.

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